Alberto Becca
- 18/09/2016 06:24:00
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Quando si arriva al "dunque" non ci sono medaglie, non ci sono corse, non ci sono parole...e nemmeno risposte; forse è proprio quando ci si sente lomtani dalla poesia è allore che le si è veramente vicini, anzi la si compenetra, la si fa tutt uno con se stessi, come in questa lirica, coraggiosa, determinata, solida come un blocco marmoreo ed al tempo stesso delicata come una gocca d acqua. o come una lacrima....
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Cristina Bizzarri
- 17/09/2016 20:05:00
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Enigmatico quel "rovescio del rovescio della medaglia", forse illusorio, o forse altrettanto necessario e complementare alla poesia, come lo è il pane per limmaginazione, o come lo sono le scarpe per arrivare a un panorama. Non so se ho capito, ma quello che trovo così intimamente umano sono gli ultimi cinque bellissimi, così umili trasparenti e limpidi, versi.
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